Nell’abitacolo di una Ritmo rossa (Una musica può fare…)
novembre 19, 2007
Franco Battiato mi piace, da sempre. Eppure era da tantissimo tempo che non ascoltavo i suoi pezzi più vecchi. Bizzarro, perché sono alcune tra le canzoni che amo di più.
Ed ecco che, chattando con un amico, vedo che ascolta “Centro di gravità permanente”. In un istante, un’onda dal passato scuote la mia pancia, sommerge il presente e riporta a galla ricordi smarriti.
Una bimba di quattro anni o giù di lì infila la testa tra i sedili anteriori di una Ritmo rossa che scivola morbida sull’asfalto bollente di un agosto torrido dei primi anni ottanta. L’aria è gonfia di calore, ed entra sibilando dai finestrini aperti e scompiglia qualche ricciolo. L’orizzonte, letto attraverso il parabrezza puntellato di moscerini suicidi, è tremulo, e promette giorni di piedi scalzi, sabbia bianca e spruzzi salati.
La bimba ha le guance schiacciate in mezzo a quei sedili, perché è stregata dalle note gracchianti che escono da quel magico apparecchio nero. Vuole sentire meglio, e vuole cantare anche lei. Chiede, insistente, “ancora e ancora”, e aspetta trepidante il sibilo del nastro che si riavvolge infinite volte. Si gira, e guarda trionfante e soddisfatta un papà che guida fischiettando, e una manna che sorride, spossata ma felice.
Quella bimba, oggi, in questo momento, sta sorridendo, grata.
Ciao Emmina, bentornata.
Mi sei mancata come viso da “riconoscere” a Torino.
Ciao…franco battiato è meraviglioso…:)
E’ stato il primo regalo, che, da bambina, ho fatto a mia madre. Ricordo la nonna che mi porto’ al negozio di dischi, ed io che pagai con i miei risparmi per la cassetta bianca, con l’etichetta blu. Ne ero cosi’ fiera. Ce l’ho ancora…
Io, purtroppo, quella cassetta non ce l’ho più. Ma qui dentro c’è, eccome.
che bello.Io amo tanto Battiato.
Un caro saluto
(e buon Natale)
Sono le prime tue righe che leggo, sono piovuto tra queste pagine per la prima volta pochi secondi fa e solo per caso…
Non mi piace tanto Franco Battiato, quando mi sporgevo tra i sedili era per vedere la strada perché l’autoradio non c’era, e più della musica sono spesso gli odori a ipnotizzare la mia memoria…
Ma anche mio nonno aveva una Ritmo rossa.
Proprio come questa.
Grazie per avermi fatto risentire quell’odore di pioggia e campagna stasera: non ci pensavo, ed è stata una bella sorpresa.
F.